La pasta umana by Antoine De Saint-Exupéry

autore:Antoine De Saint-Exupéry [Saint-Exupéry, Antoine]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
ISBN: 9788851133214
editore: Utet
pubblicato: 2015-05-04T16:00:00+00:00

TACCUINO 4

È proprio questo… Misura comune dell’amore. Questo o morire in guerra. Un amore che non delude.

Faccio affidamento più sulla vita per dirigere l’ampliamento della fabbrica che sul pensiero astratto di un funzionario (es. Dnieprostroj).12

Ha dimenticato le collane di perle senza dubbio, ma ha dimenticato anche le Hispano, la ceramica, e i quadri. Ha dimenticato tutti gli oggetti che implicano troppo lavoro per essere distribuibili a tutti: è la civiltà che ha dimenticato.

E poiché è un intellettuale astratto, pensa di ristabilirla con un tratto di penna come un dato accessorio, ma, se non ha prima pensato il mondo in funzione dell’uomo, ha poche probabilità che l’uomo vi trovi il suo posto.

Stupidità del piano che non può prevedere i guanachi. Questa città fondata dall’intelligenza di un singolo, e che tenta del resto un procedimento impossibile (volgere all’avvenire una logica che non rende conto che del passato), perde il beneficio di ogni intelligenza che contempla gli equilibri naturali.

A proposito di avvenimenti non concatenati su un piano, niente impedisce che siano concatenati su un altro (passi verso il fiume). Così il caso non ha nessun senso assoluto. Non è che la non conoscenza.

È davvero inutile lagnarsi di democrazia, demagogia, macchinismo. La causa profonda della spoliazione di ogni originalità particolare dell’individuo affonda radici molto più robuste nel perfezionamento dei mezzi di comunicazione (spostamenti degli sconosciuti l’uno verso l’altro, ma soprattutto l’identità delle fonti: giornali, radio, telefono, trasporti in comune). Mancano stranamente silenzio e preghiera (potere formativo della preghiera, dove l’individuo si trovava fuori da se stesso). Gide, con cosa rimpiazzate un simile esercizio? Le anime di oggi diventano di corno.

Li ascolto nei bistrot che giocano a carte e, a proposito delle carte, fabbricano frasi dove tutti i loro sentimenti giocano un ruolo: la collera, l’indignazione, l’inclinazione religiosa, ecc.

Non si tratta di sapere ciò che stimate che meritino. Si tratta di sapere ciò che desiderate che essi divengano. Il grande errore è stato questo.

Difficoltà della morale dell’uomo solo. Se è solo non ha più riferimenti. Ruolo di Dio o del prossimo che giudica – e certamente non noi.

Dunque pericolo del concetto di merito e di ricompensa.

Un grande errore consiste nel credere che sia esaurito un argomento quando ne abbiamo dato una spiegazione (così il dolore quando abbiamo spiegato le lacrime). Certo so collegare con le equazioni i fenomeni elettrici che mi permettono di ascoltare in camera mia Parigi o Buenos Aires. Ma questa rivelazione, questa [invasione], ma questa coincidenza assoluta?

Riflessioni sulla radio. Quando la radio trasmette informazioni politiche, queste non hanno senso a meno che non si giri la manopola per cercare il contenuto delle sovrastrutture in opposizione, le ricchezze di questi guerrieri che vengono presentati dall’informazione solo nelle loro schematiche lotte.

Il sofisma di Gide. Dal momento che l’oggetto d’arte non può essere acquistato da una collettività. Ciò gli toglie ogni senso umano. E il gusto medio della folla porta a ciò che lui odia: alla Russia. Del resto, si porrà sempre il problema della materia – e allora: quale immoralità da parte sua scrivere sonetti d’amore quando non c’è abbastanza grano.

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